Un anno passato come un lampo, l’anno scorso ricordo pioveva.
La notizia fu la peggiore, anche se sapevi, anche se fingevi di non sapere, quella notizia non la volevi, no.
Quando viene a mancare una persona di calibro,un uomo straordinario, rimani sempre e comunque disorientato.
E se lo rimani è perché quella persona ha dato molto e sai che ora ti mancherà quello che ti dava, incondizionatamente.
Da qui lo smarrimento iniziale, tipo quando ti gira la testa dopo essere sceso dalle giostre.
A distanza di un anno ho capito profondamente che, quando una personalità fortissima, un anima enorme, ci lascia temporaneamente soli, qui, sul prosequio del nostro cammino denso a volte di difficoltà, dubbi, ebbene questo è un dono!
Un dono enorme è l’avere ricevuto la conoscenza innanzitutto, poi l’apprendimento e l’avvicinamento alla qualità totale, di spirito e d’azione. Se questo è rimasto dentro chi era vicino a Lui, altri avranno la staffetta che i grandi uomini si passano vicendevolmente nel corso e ricorso dei tempi.
Il motivo che ci fa rimanere dunque meno soli pensando al Sig. Aldo oggi, nel suo primo anno di assenza fisica, ci deve aiutare tutti nell’andare avanti come sarebbe andato avanti lui, con positività, gioia dell’oggi e tenacia in quello che facciamo, per farne derivare un credo quotidiano, che ci da aiuto nei momenti bui.
Grazie ancora Sig. Aldo per avermi indicato la via.